Trasformazione digitale ed energetica

Il Piano Transizione 5.0 è un’iniziativa strategica per supportare le imprese nel processo di trasformazione digitale ed energetica, con importanti incentivi per innovare e ridurre i consumi. Scopri come partecipare.

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Piano Transizione 5.0

Nuova Opportunità per le Imprese nella Transizione Digitale ed Energetica

Il Piano Transizione 5.0 si inserisce come un elemento fondamentale all’interno della più ampia strategia di trasformazione digitale ed energetica delle imprese, complementandosi con il Piano Transizione 4.0. Con un investimento totale di 12,7 miliardi di euro, distribuiti nel biennio 2024-2025, il Piano mira a sostenere il processo di innovazione e modernizzazione delle aziende italiane, affrontando le sfide imposte dalla transizione digitale e dalle necessità di sostenibilità energetica.

L’obiettivo principale di Transizione 5.0, con una dotazione finanziaria di 6,3 miliardi di euro, è quello di favorire una sostanziale evoluzione nei processi produttivi aziendali, in modo da rispondere in maniera efficace alle sfide globali legate alla transizione verde e digitale, che si intrecciano nel quadro europeo. Il Piano è strettamente legato agli obiettivi di breve e medio termine delineati nel piano REPowerEU, che cerca di modernizzare le strutture economiche, riducendo la dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili e promuovendo soluzioni energetiche più sostenibili.
In particolare, il Decreto-Legge n. 19 del 2 marzo 2024, che è stato convertito con modificazioni dalla Legge n. 56 del 29 aprile 2024, introduce il Piano Transizione 5.0, destinato a sostenere la transizione digitale ed energetica delle imprese. Il Piano si inserisce all’interno degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con una particolare attenzione all’Investimento 15 – “Transizione 5.0” della Missione 7 – REPowerEU.

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Modalità di Attuazione e Credito d’Imposta

Il Decreto Interministeriale del 24 luglio 2024 stabilisce le modalità operative e attuative del credito d’imposta, indicando gli aspetti chiave come l’ambito soggettivo e oggettivo, la misura del beneficio, le procedure per l’accesso alle agevolazioni e gli oneri documentali connessi. In particolare, il Decreto Direttoriale del 6 agosto 2024 stabilisce l’apertura della piattaforma informatica per la presentazione delle comunicazioni preventive per la prenotazione del credito d’imposta. La comunicazione, che deve essere presentata esclusivamente tramite il sistema telematico, è disponibile nell’apposita sezione del sito del GSE, accessibile tramite SPID.
Possono beneficiare del credito d’imposta tutte le imprese risiedenti nel territorio. Non vi sono limitazioni relative alla forma giuridica dell’impresa, al settore economico, alla dimensione o al regime fiscale dell’impresa. Tuttavia, l’accesso al beneficio è subordinato al rispetto delle normative di sicurezza sul lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.
Gli investimenti ammessi devono essere effettuati in beni materiali e immateriali nuovi, in strutture produttive ubicate sul territorio nazionale, per progetti di innovazione che portino a una riduzione dei consumi energetici. Le spese devono riguardare beni strumentali specificamente elencati negli Allegati A e B della Legge 232/2016, e i progetti devono essere completati entro il 31 dicembre 2025.

Piano Transizione 5.0: Innovazione e Efficienza per le Imprese

Il Piano Transizione 5.0 rappresenta un’importante opportunità per le imprese italiane che vogliono modernizzare i propri processi produttivi in chiave sostenibile. Con una dotazione finanziaria significativa e una serie di incentivi mirati, il Piano favorisce l’innovazione tecnologica, l’efficienza energetica e la formazione del personale, supportando le imprese nel percorso di transizione verso modelli produttivi più verdi e digitalizzati.

Normativa

Impianti per Fonti Rinnovabili e Formazione

Sono agevolati gli investimenti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, nonché per l’installazione di impianti di stoccaggio. Inoltre, è possibile finanziare la formazione del personale, finalizzata all’acquisizione di competenze relative alle tecnologie che supportano la transizione digitale ed energetica.

- Impianti per Fonti Rinnovabili e Formazione

Sono agevolati gli investimenti per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, nonché per l’installazione di impianti di stoccaggio. Inoltre, è possibile finanziare la formazione del personale, finalizzata all’acquisizione di competenze relative alle tecnologie che supportano la transizione digitale ed energetica.

Agevolazione e Procedura di Accesso

Se la riduzione dei consumi energetici a livello di stabilimento o di processo è compresa tra il 3% e il 6%, l’aliquota può arrivare fino al 35%, con possibilità di aumentare a seconda dei risultati ottenuti. Le comunicazioni necessarie per l’accesso al beneficio includono certificazioni ex-ante e ex-post, rilasciate da valutatori indipendenti certificati.

- Agevolazione e Procedura di Accesso

Se la riduzione dei consumi energetici a livello di stabilimento o di processo è compresa tra il 3% e il 6%, l’aliquota può arrivare fino al 35%, con possibilità di aumentare a seconda dei risultati ottenuti. Le comunicazioni necessarie per l’accesso al beneficio includono certificazioni ex-ante e ex-post, rilasciate da valutatori indipendenti certificati.

Cumulabilità con Altri Crediti d’Imposta

Il credito d’imposta Transizione 5.0 non è cumulabile con altre agevolazioni su costi ammissibili, come il credito d’imposta per Industria 4.0 o per investimenti nelle ZES e ZLS. Tuttavia, è possibile cumularlo con altre agevolazioni, a condizione che non si superi il costo totale sostenuto dall’impresa.

- Cumulabilità con Altri Crediti d’Imposta

Il credito d’imposta Transizione 5.0 non è cumulabile con altre agevolazioni su costi ammissibili, come il credito d’imposta per Industria 4.0 o per investimenti nelle ZES e ZLS. Tuttavia, è possibile cumularlo con altre agevolazioni, a condizione che non si superi il costo totale sostenuto dall’impresa.

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